Tra basiliche e saline, i gioielli del Sud che tornano a brillare. Grazie al Fai

Pubblicato lun 3/09/2018
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Da nord a sud, da est a ovest: lungo la costa del Belpaese c'è l'imbarazzo della scelta. Hundredrooms ha proposto alcune tra le ‘lanterne’ più caratteristiche d’Italia. Da Trieste a Genova, da Livorno alla Sardegna

Sette i tesori che negli ultimi anni sono stati recuperati dal FAI - Fondo Ambiente Italiano nel sud Italia e nelle isole e che è possibile visitare in ogni stagione. Spicchi di natura ancora incontaminata,  abbazie dimenticate, antiche case rupestri, giardini incantati, agrumeti centenari, storiche caserme e saline ancora in attività, tutti beni aperti al pubblico durante l’intero anno e che quest’estate possono  diventare la meta di un gradevole e originale Gran Tour tra le bellezze dell’Italia meridionale e insulare. 

Prima tappa alla Baia Ieranto, situata proprio davanti ai faraglioni di Capri. Un affascinante tratto di costa campana dove, secondo Plinio il Vecchio, Ulisse, durante il suo ritorno verso Itaca raccontato da Omero nell’Odissea, avrebbe incontrato le sirene. Donata al FAI per salvarla dalla  speculazione, la Baia offre al visitatore curioso che percorre i sentieri che la attraversano la possibilità di apprezzare coltivazioni con tecniche autoctone di agrumi, terrazzamenti di ulivi, una cava di roccia calcarea dismessa negli anni ’50, una paio di torri cinquecentesche contro le incursioni saracene, la bella  macchia mediterranea originaria e alcune calette dalle quali partire per fare escursioni in  kayak, snorkeling o solo rinfrescanti tuffi in acqua.